Anche se rientrano entrambe nella stessa categoria di finanza alternativa, i modelli di
Lending ed
Equity Crowdfunding presentano obiettivi e scopi totalmente differenti tra loro: la differenza primaria e più evidente risiede nel tipo di rapporto che viene ad instaurarsi tra investitore e azienda.
Cerchiamo di capirci qualcosa in più.
In sostanza, mentre nel caso del Lending, che segue la
logica del prestito, il rapporto che si delinea è quello tipico tra
debitore e
creditore, nel caso dell’Equity il rapporto tra le due parti si fa più inclusivo e interdipendente, permettendo al “creditore” di ottenere quote societarie e di diventare a tutti gli effetti un socio della nuova realtà su cui si è deciso di investire.
Tuttavia, dopo aver evidenziato la prima e sostanziale differenza tra le due tipologie di crowdfunding, analizziamole nel dettaglio per capirne meglio il loro funzionamento.
Come funziona il Lending
Il
Lending Crowdfunding, anche conosciuto come
P2P lending (peer-to-peer), permette all’investitore di mettere a disposizione i suoi fondi per sostenere progetti di varia natura imprenditoriale, ottenendo in cambio tassi di interesse superiori rispetto a quelli comunemente proposti.
Questa tipologia di crowdfunding possiede numerosi vantaggi sia per i
richiedenti che per i
prestatori.
Per i primi il vantaggio consiste nell’ottenere in tempi rapidi l’approvazione della richiesta di finanziamento e quindi, successivamente, l’ottenimento dei fondi raccolti. Per i secondi, il credito investito darà diritto, oltre che alla remunerazione del capitale investito, a
tassi di interesse superiori rispetto a quelli concessi dai tradizionali canali di finanziamento, pur avendo investito somme relativamente contenute.
Inoltre, è bene precisare che per i richiedenti sussistono anche altri tipi di benefici:
- l’accesso al credito si fa rapido e trasparente;
- zero garanzie personali richieste;
- maggiore flessibilità e abbattimento dei processi e costi burocratici.
Come funzionano le piattaforme di Lending
Nel concreto il
richiedente richiede un finanziamento su apposite piattaforme. La richiesta di progetto verrà vagliata sotto il profilo creditizio e, una volta confermato, avrà dunque diritto a ricevere il finanziamento richiesto. Successivamente, dopo averlo ottenuto, il richiedente si impegnerà nel rimborsare i capitali a tutti prestatori che hanno partecipato.
Invece, il
prestatore dovrà
iscriversi alla piattaforma e compilare un modulo di registrazione con i dati richiesti. In seguito, una volta che il progetto sarà stato completamente finanziato, il prestatore riceverà il rimborso della
quota prestata insieme agli
interessi maturati (a cui si applica l’aliquota del 26%) nel tempo stabilito.
Riferimenti normativi del Lending
A livello normativo il Lending crowdfunding è disciplinato dalla Banca D’Italia attraverso il
“Provvedimento per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche” dove il lending crowdfunding, definito
social lending, è descritto attraverso la seguente definizione:
«uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto».
Mentre per quanto riguarda l’
autorizzazione ad operare delle diverse piattaforme online il TUB indica espressamente
«possono operare se sono istituto di pagamento, intermediario finanziario o istituto di credito.»
Come funziona l’Equity
L’Equity Crowdfunding, denominato anche
crowdfunding azionario, consiste in una modalità di finanziamento attraverso cui la
folla può finanziare la raccolta di capitale da parte di società private ottenendo in cambio quote societarie.
Nella fattispecie, l’investimento attraverso la modalità dell’
Equity richiede di puntare su imprese lungimiranti, in termini di crescita e sviluppo, capaci con il tempo di affermarsi efficacemente sul mercato. Tale considerazione, anche se non di facile previsione, risulta essere di notevole importanza. Infatti, nel caso in cui l’impresa abbia successo le quote societarie acquisite assumeranno un valore più alto, generando un profitto, mentre, in caso contrario, il rischio è quello di perdere tutto o comunque una parte di ciò che si è investito.
Come funzionano le piattaforme di Equity
Anche per l’Equity il funzionamento è pressoché lo stesso.
Il
proponente iscrive il suo progetto su piattaforme dedicate, descrivendo nel dettaglio la natura dello stesso e l’obiettivo monetario prefissato, che verrà diviso in
quote a prezzo fisso, destinate agli investitori. Pertanto il progetto che raggiungerà la quota minima prevista sarà realizzato e gli
investitori che hanno partecipato otterranno la
partecipazione al capitale sociale. Viceversa, la quota investita verrà restituita ai legittimi finanziatori, senza nessuna perdita.
Riferimenti normativi dell’Equity
L’
Italia è stato il primo Paese in Europa a regolamentare la raccolta di fondi per l’Equity.
In principio la normativa italiana prevedeva che l’
Equity fosse unicamente destinato alle
startup, mentre con il tempo, è nata l’esigenza di estendere questa modalità di finanziamento alle categorie delle
PMI innovative e in generale a tutte le
piccole e medie imprese.
Successivamente, nel
2013, vengono redatti
25 articoli contenuti nella
“Raccolta di capitali a rischio da parte di imprese e start-up innovative tramite portali online” , contenente le norme emesse dalla
Consob per disciplinare l’intero settore.
Perché scegliere il Lending per l’immobiliare e l’equity per le PMI innovative
Come detto in precedenza, l’investitore può decidere di investire il suo denaro e supportare diversi progetti sia facendo ricorso al Lending sia ricorrendo all’Equity crowdfunding.
A tal proposito però occorre fare una precisazione in merito alle
differenze di guadagno ottenuto dal ricorso a queste due differenti tipologie di crowdfunding.
Il Lending è molto più indicato per sostenere operazioni immobiliari, poiché il guadagno dell’investitore è prevedibile, fisso e comporta meno rischi derivanti dal diventare socio di una realtà, essendo espresso dai tassi di interesse maturati in un certo periodo di tempo.
Mentre l’Equity risulta molto più funzionale a sostenere PMI innovative o startup, poiché attraverso di esso si diventa soci di realtà produttive caratterizzate da un tasso di produttività esponenziale, rendendo i margini di guadagno suscettibili di variazione sulla base dell’andamento futuro dell’impresa.
Conclusioni
Il punto di forza che accomuna questi due
modelli di crowdfunding è sicuramente la possibilità data a molti investitori di accedere al progetto anche con piccole somme di denaro. Quindi, di conseguenza, sommando i tanti piccoli contributi della folla, si potranno raggiungere cifre elevate in grado di
impattare positivamente sul mercato.
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