Negli ultimi 12 mesi, il mercato del crowdinvesting in Italia ha attraversato cambiamenti significativi. Il settore dell’equity ha registrato una contrazione del 25,5%, mentre i minibond hanno visto una notevole crescita del 34,5%, superando il segmento del lending non immobiliare. Parallelamente, il real estate ha continuato a mostrarsi robusto con un aumento del 7,2%.
In totale, il mercato ha raccolto 302,35 milioni di euro, segnando una diminuzione del 5,3% rispetto all’anno precedente. Questi dati sono stati pubblicati nel nono Report italiano sul Crowdinvesting dall’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, presentato il 22 luglio 2024.
Dal lancio del crowdinvesting in Italia, il valore cumulato ha raggiunto 1,3 miliardi di euro, escludendo le piattaforme che operano prevalentemente offline o che prestano a persone fisiche.
Un fattore chiave nel calo del numero di piattaforme autorizzate è stato l'introduzione del nuovo iter autorizzativo europeo. A giugno, il numero di piattaforme autorizzate si è dimezzato, passando da 66 a 33 rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’Italia mantiene una posizione di rilievo in Europa, classificandosi al secondo posto dopo la Francia, che conta 56 piattaforme autorizzate.
Negli ultimi 12 mesi, le campagne di equity crowdfunding in Italia hanno raccolto 106,53 milioni di euro, registrando una contrazione del 25,5% rispetto al periodo precedente. Particolarmente colpite sono state le campagne non immobiliari, con un calo del 32,6%. Complessivamente, la raccolta di capitale di rischio ha raggiunto 678,09 milioni di euro.
Il numero di nuove campagne è diminuito significativamente, attestandosi a 161, ma il tasso di successo rimane alto, intorno al 90%. Questo indica che, nonostante il calo nel numero di campagne, quelle avviate continuano ad avere buone probabilità di successo.
Negli ultimi sei mesi, il valore medio del target di raccolta per i progetti non immobiliari è stato di 194.233 euro, mentre per i progetti immobiliari è stato significativamente più alto, pari a 1.184.833 euro. Per i progetti non immobiliari, generalmente viene offerto in cambio il 4,78% del capitale, e continua la prassi di proporre titoli senza diritto di voto sotto una certa soglia di investimento (e votanti sopra la soglia). Al contrario, nelle campagne immobiliari prevale l'offerta di quote non votanti.
Nel settore del lending crowdfunding, il collocamento di minibond ha visto la conclusione di 19 campagne su 2 portali negli ultimi 12 mesi. Fundera si è confermato il leader in questo ambito, con una raccolta complessiva di 28 milioni di euro, segnando un aumento del 34,5% rispetto al periodo precedente. Complessivamente, il settore ha raggiunto un cumulato di 120,02 milioni di euro.
Le piattaforme di crowdfunding che prestano a persone fisiche sono praticamente scomparse dal mercato italiano, essendo state acquisite e assorbite da altri operatori finanziari. L'unica piattaforma rimasta in questo segmento è Talents Venture.
Le piattaforme attive nei prestiti diretti alle imprese hanno raccolto 167,82 milioni di euro negli ultimi mesi, con un incremento del 7,7% rispetto all'anno precedente. Questo risultato è stato particolarmente influenzato dalla crescita dei progetti immobiliari, portando la raccolta complessiva a 504,65 milioni di euro. Sono state chiuse 515 campagne nell'ultimo anno, con un tasso di insuccesso molto basso, pari all'1%.
Il valore medio del target di raccolta per queste campagne è di 282.212 euro, e il taglio minimo di investimento è inferiore rispetto alle campagne equity. La durata media del prestito richiesto è di circa 15 mesi, con rimborso prevalentemente bullet. Il tasso di interesse medio annuo è aumentato nel primo semestre del 2024, attestandosi al 9,82%.
Negli ultimi 12 mesi, l'industria del real estate crowdfunding ha giocato un ruolo cruciale nel sostenere il mercato del crowdinvesting in Italia. Solitamente, questi progetti hanno una durata breve-medio termine e sono finalizzati alla riqualificazione o alla realizzazione ex novo di proprietà immobiliari, per poi essere cedute. Il crowdfunding offre un notevole vantaggio nel finanziamento iniziale grazie alla rapidità di raccolta e all'assenza di garanzie reali.
Nel corso dell'ultimo anno, i progetti finanziati in questo settore hanno raccolto 191,56 milioni di euro, segnando un aumento del 7,2% rispetto al periodo precedente. Il segmento del lending ha mostrato una crescita vigorosa, con una raccolta di 143,41 milioni di euro, pari a un incremento del 20,9%. Al contrario, il settore equity ha subito una contrazione, raccogliendo 48,15 milioni di euro, con un calo del 14,7%.
Il primo semestre del 2024 ha segnato un record storico di raccolta. Il rendimento medio annuale offerto dalle campagne equity è rimasto stabile al 13,22%, mentre per le campagne lending è leggermente aumentato, attestandosi al 10,01%.
Secondo i dati del sesto Real Estate Crowdfunding Report, il crowdfunding immobiliare a livello europeo ha raccolto circa 9,8 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi solo nel 2022. I mercati più rilevanti in Europa sono la Francia, che si conferma leader con oltre 1,3 miliardi di euro raccolti nel 2022, seguita dalla Germania con 629 milioni di euro e dall'Estonia con 210 milioni di euro. L'Italia si posiziona al quarto posto, con la maggior parte dei finanziamenti (87,9%) destinati a progetti residenziali.
Le preferenze degli investitori europei si concentrano principalmente su contesti urbani (58%) e su interventi di nuova costruzione (64%), piuttosto che su ristrutturazioni. In Italia, la Lombardia si conferma il fulcro dello sviluppo del real estate crowdfunding, ospitando il 42% dei progetti, di cui il 21% nella città metropolitana di Milano. Tuttavia, si osserva una buona distribuzione dei progetti nel resto del Paese, con diverse regioni in crescita. In particolare, l'Emilia-Romagna ha raggiunto il 10%, la Sicilia il 5% e la Liguria il 4%. Anche il Lazio (10%), la Toscana (9%) e il Piemonte (8%) mostrano buone percentuali di sviluppo.
Nel 2022, in Italia, la raccolta tramite crowdfunding nel settore immobiliare ha raggiunto circa 160 milioni di euro, mentre la Spagna si è avvicinata ai 200 milioni. La Francia guida la classifica dei mercati europei, seguita da Germania ed Estonia, quest'ultima particolarmente forte nel settore tecnologico.
Con l'entrata in vigore della nuova normativa comunitaria, il settore sta attraversando una fase di riorganizzazione. Questo porterà probabilmente ad un'aggregazione del mercato, con Francia e Germania, che hanno adottato queste regolamentazioni prima dell'Italia, hanno già sperimentato una riduzione del numero di piccoli operatori a favore di un minor numero di grandi player, che rappresenta un percorso naturale per un mercato giovane.
Anche se questa riorganizzazione comporterà un numero minore di operatori, è previsto un aumento degli investimenti. Gli investitori dovrebbero beneficiare di una maggiore affidabilità e professionalità dei player presenti sul mercato, favorendo una crescita sostenuta del settore del crowdfunding immobiliare in Italia.
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Ogni investimento comporta un rischio. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non costituisce in alcun modo una consulenza finanziaria.
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