Quando una persona si trova in una situazione di incertezza e non ha elementi sufficienti per poter scegliere, nella maggior parte dei casi, tende ad adottare dei ragionamenti dettati dall’istinto. Perché accade questo? Nella vita le persone si trovano di fronte ad un migliaio di decisioni e, quando possono farlo, evitano di “stancarsi mentalmente” per un principio di economia cognitiva.
Questo risulta particolarmente vero oggi, in un’era in cui il problema dell’information overload è molto accentuato. Questo termine tecnico, che letteralmente significa “sovraccarico cognitivo” si manifesta quando vieni esposto ogni giorno ad un’enorme quantità di informazioni che inibisce la tua capacità di elaborarle in modo critico, proprio perché sono troppe. Di conseguenza la soluzione è quella di intraprendere la “strada più semplice” per poter giungere ad una decisione, illudendosi di aver agito secondo razionalità. Questa strategia fa riferimento all’effetto ancoraggio ed attecchisce in modo particolare nelle situazioni di incertezza e novità.
L’effetto ancoraggio è un meccanismo psicologico che le persone adottano quando si ancorano irragionevolmente ad uno specifico elemento per poter prendere delle decisioni. Questo accade sia nella vita quotidiana sia in campo finanziario, come ti spiegheremo nelle prossime righe.
Nel campo finanziario l’effetto ancoraggio è stato teorizzato dagli psicologi Amos Tversky e Daniel Kahneman e si manifesta quando una persona basa le sue decisioni di investimento su informazioni e dati insignificanti.
Nella pratica, l’
effetto ancoraggio spinge l’investitore a prediligere in modo esclusivo un particolare strumento finanziario o uno specifico settore di investimento, ritenendoli a suo parere molto redditizi solo sulla base di futili motivazioni. I dati informativi a cui gli investitori si appigliano per formulare le loro scelte si chiamano appunto “ancore”.L’economista Robert James Shiller parla di due diverse tipologie di ancore: ancore morali e ancore quantitative. L’ancora quantitativa è il dato sul prezzo passato di un titolo che spinge l’investitore a considerarlo un punto di riferimento su cui prendere decisioni future. L’ancora morale rappresenta, invece, un elemento informativo che esercita un impatto sulla motivazione dell’investitore nel compiere un’azione. Ad esempio, se una persona considera il risparmio un’attività che si pone in cima alla scala dei suoi valori etici, tenderà a rinunciare all’attività di investimento, rimandandola di volta in volta.
Molto spesso l’effetto ancoraggio in ambito finanziario deriva dai condizionamenti psicologici ricevuti dai legami affettivi dell’investitore. Genitori, parenti, amici potrebbero esprimere dei pareri su determinati prodotti finanziari e questo inconsciamente influisce sul modo di pensare dell’investitore.
L’esperimento, condotto nel 1974, ha visto partecipi un gruppo di persone a cui è stato chiesto di fornire una stima del prodotto di due moltiplicazioni in soli 5 secondi.
Le moltiplicazioni erano le seguenti:
Poiché la moltiplicazione riguarda i medesimi numeri il risultato dei due prodotti è identico, ovvero 40.320. Eppure, le mediane dei risultati nei due casi differiscono in quanto per la prima moltiplicazione la mediana è di 2.250 e per la seconda moltiplicazione è di 520.
La spiegazione dei risultati ottenuti sta proprio nell’effetto ancoraggio. È evidente come il poco tempo a disposizione abbia costretto i partecipanti ad adottare delle strategie di calcolo veloce, e quindi approssimativo, che ha coinvolto i primi numeri dell’intero prodotto. Successivamente, i partecipanti hanno provato ad indovinare il risultato finale correggendolo al rialzo.
Questo esperimento ha dimostrato nei fatti come le persone tendano psicologicamente a percepire le prime informazioni disponibili le migliori per semplificare la risoluzione di un problema. Tuttavia, anche se è difficile prendere consapevolezza di questo condizionamento psicologico che agisce quando ci sentiamo particolarmente insicuri, esistono degli accorgimenti che potrebbero aiutarti nel mantenere una visione più lucida nelle tue decisioni.
La migliore soluzione per evitare l’effetto ancoraggio è il pensiero critico e un’approfondita conoscenza finanziaria. Non esistono altre modalità più semplici per prendere le giuste decisioni. L'analisi critica di un investimento può essere fatta valutando il quadro generale considerando diversi punti di vista e concentrandosi sulla definizione chiara degli obiettivi finanziari e di investimento. Infatti, gli obiettivi finanziari ti aiuteranno a prendere decisioni più razionali e meno arbitrarie per una costituzione più equilibrata del tuo portafoglio finanziario.
L’effetto ancoraggio si manifesta in modo particolare quando un investitore decide di affidarsi a strumenti finanziari nuovi che non ha mai utilizzato. Se ci pensi bene, non è detto che gli investimenti su cui hai sempre puntato in passato avranno in futuro sempre i rendimenti migliori. Non c’è alcun fondamento logico in questo ragionamento.
Piuttosto, ciò che di più sensato potresti fare è intraprendere nuove prospettive e aprirti a nuovi orizzonti e strumenti finanziari, che, al contrario, ti aiuteranno ad incrementare i tuoi “soliti” guadagni. Ad esempio, potresti provare con il crowdfunding immobiliare, una forma di investimento alternativo che ti consente di diversificare il tuo portafoglio guadagnando e aiutando allo stesso tempo molti operatori a concretizzare i loro progetti immobiliari. Gli interessi che puoi ottenere con i lending crowdfunding sono molto appetibili perché sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli concessi dalle banche, avendo un valore compreso tra il 7% e il 10% all’anno.
16/12/2020
18/02/2021
12/08/2020
AI NUOVI PROGETTI IMMOBILIARI