Come diversificare il tuo portafoglio con il crowdfunding immobiliare

Se ti interessi di investimenti e stai pensando di mettere a frutto una parte dei tuoi risparmi, quasi sicuramente avrai già sentito parlare del concetto di diversificazione e di quanto sia importante tenerne conto al fine di investire un capitale in modo ottimale.

Ma cos’è la diversificazione, esattamente? Quali sono le strategie per metterla in pratica e qual è il collegamento con il crowdfunding immobiliare?

Nel post di oggi risponderemo a tutte queste domande: spiegheremo dapprima il concetto di diversificazione, vedremo le diverse strategie possibili in base al profilo di rischio dell’investitore e, last but not least, chiariremo come investire nel crowdfunding immobiliare possa rivelarsi molto utile al fine di diversificare e gestire al meglio il rischio.

Cosa si intende per diversificazione degli investimenti?

Il concetto di diversificazione degli investimenti è strettamente correlato a quello di rischio: il principio è che, quando un capitale viene adeguatamente ripartito tra varie categorie di investimenti e diversi prodotti finanziari, allora anche il rischio viene gestito in modo ottimale di conseguenza.

Giusto per farti un esempio, immagina di utilizzare l’intero capitale che desideri investire per acquistare azioni emesse dalla società X. Se un domani queste azioni dovessero subire un forte crollo o se addirittura la società X dovesse fallire, capisci che rischieresti di andare incontro a una perdita molto ingente. Se però, invece di investire tutto nella società X, tu avessi deciso di ripartire il tuo capitale tra la società X, Y e Z, va da sé che un eventuale crollo delle azioni della società X avrebbe un impatto minore sul tuo portafoglio.

Precisiamo che qui abbiamo semplificato molto, giusto per farti capire che le uova non vanno tenute tutte nello stesso paniere. In realtà, le strategie di diversificazione sono ben più complesse, come vedremo meglio nel prossimo paragrafo.

Quali sono le strategie di diversificazione

Le strategie di diversificazione prevedono una ripartizione del capitale tra varie tipologie di investimenti (denominate asset class) e poi anche tra svariati singoli titoli e strumenti finanziari.

Le principali asset class si suddividono in azioni, obbligazioni, liquidità e investimenti immobiliari e alternativi. Un portafoglio diversificato in modo ottimale verrà ripartito su queste tipologie di investimento in modo diverso in base al profilo di rischio del cliente.

Tenendo conto che le strategie possono variare da un gestore patrimoniale all’altro, in linea generale abbiamo:

·       La strategia conservativa, che prevede di suddividere il portafoglio come segue: circa 55% di obbligazioni, 20% di azioni, 10% di investimenti immobiliari e alternativi, 15% di liquidità.

·       La strategia bilanciata, che prevede circa il 35% di obbligazioni, il 45% di azioni, il 10% di investimenti immobiliari e alternativi, il 10% di liquidità.

·       La strategia di crescita, che prevede circa il 15% di obbligazioni, il 65% di azioni, il 10% di investimenti immobiliari e alternativi, il 10% di liquidità.

Come probabilmente avrai già intuito, abbiamo elencato le diverse strategie partendo da quella a rischio più contenuto per arrivare a quella di crescita, che comporta invece il rischio più elevato. Ricordiamo che in principio il rischio è inversamente proporzionale al rendimento: questo significa che il rendimento atteso della strategia di crescita sarà più elevato rispetto a quello delle strategie bilanciata e conservativa, a fronte però di un rischio maggiore.

Come diversificare il proprio portafoglio?

Diversificare il proprio portafoglio implica innanzitutto il fatto di stabilire il proprio livello di tolleranza al rischio. Se la tua propensione a rischiare è bassa o comunque contenuta, ti orienterai su una strategia conservativa piuttosto che su una orientata alla crescita, anche se ciò comporterà un rendimento atteso inferiore.

Una volta stabilita la strategia e la conseguente ripartizione del capitale tra le varie asset class, lo step successivo consiste nel selezionare i singoli titoli e prodotti finanziari che andranno a comporre il tuo portafoglio. In questa fase, è sempre bene farsi assistere da un consulente esperto ed evitare il fai da te, a meno che tu non disponga delle competenze e dell’esperienza necessarie per costruire un portafoglio diversificato in modo ottimale.

Strategie di diversificazione: il ruolo del crowdfunding immobiliare

Se ti sei soffermato sulle diverse strategie di diversificazione presentate in uno dei paragrafi precedenti, forse avrai notato che tutte includono una certa percentuale di investimenti immobiliari.

In effetti, grazie al rapporto rischio-rendimento molto interessante, gli investimenti immobiliari dovrebbero essere presi in considerazione nel quadro di ogni strategia.

A tal proposito, il vantaggio del crowdfunding consiste nella possibilità di investire nell’immobiliare anche quando non si dispone di grandi capitali, che sono invece necessari se si opta per gestire progetti di questo tipo in prima persona. Grazie al principio in base al quale più investitori contribuiscono al finanziamento dello stesso progetto in base alle proprie disponibilità, ormai il mercato immobiliare è infatti aperto a qualsiasi tipo di investitore, grande o piccolo che sia.

Rispetto ai fondi immobiliari, il crowdfunding presenta poi il vantaggio di poter scegliere in quali progetti investire e di poter accedere a tutte le informazioni rilevanti, come rendimento, durata, ubicazione e tipologia di immobile, natura dell’intervento di ristrutturazione previsto.

Come diversificare con il crowdfunding immobiliare

Grazie al fatto di poter investire in un singolo progetto immobiliare a partire da cifre modeste – generalmente nell’ordine di poche centinaia di euro – il crowdfunding costituisce un ottimo modo per diversificare anche all’interno della fetta di capitale dedicata all’immobiliare.

Già a partire da un capitale contenuto, potrai infatti investire in diverse operazioni immobiliari, ottimizzando così il grado diversificazione e, di conseguenza, anche la gestione del rischio.

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Ogni investimento comporta un rischio. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non costituisce in alcun modo una consulenza finanziaria.