Quanto è possibile guadagnare finanziando operazioni immobiliari con il crowdfunding? È forse una delle domande più ovvie da porsi prima di decidere se orientarsi verso questo settore.
Nell’articolo di oggi vedremo di fare il punto sulla questione: chiariremo quanto rende mediamente un’operazione di crowdfunding immobiliare, analizzeremo i rischi e procederemo a un confronto con le altre opportunità di investimento più comuni.
Prima di parlare di rendimento medio, ci sembra opportuno sottolineare che si tratta di un parametro che può variare in base a diversi fattori, come ad esempio la tipologia e la durata dell’operazione.
Prima ancora di considerare questi fattori, occorre tenere conto della distinzione tra lending ed equity crowdfunding.
Nel lending crowdfunding, il rendimento atteso si presenta sottoforma di una remunerazione fissa definita in percentuale e stabilita a priori. In questo caso, i finanziatori assumono di fatto il ruolo di “prestatori” di denaro: contribuiscono a finanziare un’operazione immobiliare e in cambio ricevono un interesse fisso.
L’equity crowdfunding si fonda invece su un principio ben diverso: i finanziatori non prestano il loro denaro ma diventano soci della società proponente acquistandone un certo numero di quote. In cambio, non riceveranno un interesse remunerativo come avviene nel lending, ma parteciperanno agli utili (e anche alle eventuali perdite).
Conoscere questa distinzione è importante anche quando si tratta di valutare il rendimento di un’operazione. I progetti immobiliari finanziati attraverso l’equity crowdfunding tendono infatti a essere moderatamente più remunerativi, a fronte però di un maggiore coinvolgimento del finanziatore.
Fatte tutte queste premesse, veniamo ora al rendimento medio annuo delle operazioni di crowdfunding immobiliare. Secondo i dati riportati dal sito Crowdfundingbuzz, questo corrisponde al 9% per le operazioni finanziate con il lending crowdfunding e al 12% per quelle finanziate invece attraverso l’equity.
Ora che abbiamo visto quanto si può guadagnare mediamente con il crowdfunding immobiliare, passiamo al confronto con il rendimento di alcune delle tipologie di risparmio e investimento più comuni:
· Conto corrente: considerato che i tassi di interesse erano situati ai minimi storici fino a poco tempo fa, nella maggior parte dei casi sui risparmi in conto corrente gli interessi sono irrisori se non addirittura pari a zero.
· Conto deposito vincolato: l’ammontare degli interessi versati varia in base alla durata del vincolo (ossia del periodo di tempo in cui i tuoi risparmi saranno bloccati e non potranno di conseguenza essere prelevati). Indicativamente, con un vincolo di dodici mesi puoi aspettarti un tasso indicativo tra l’1,5% e l’1,85%.
· BTP (Buoni del Tesoro Poliennali): sono titoli di Stato attraverso i quali i risparmiatori possono contribuire a finanziare il debito pubblico. Il tasso di interesse lordo si aggira orientativamente tra l’1,5% e il 4,5%. Tieni presente che, nella maggior parte dei casi, si tratta di investimenti a lunghissimo termine. Detto questo, i BTP vengono negoziati in Borsa e possono quindi essere acquistati e venduti nel corso di tutta la loro durata. Se da un certo punto di vista questo può essere considerato un vantaggio, dall’altro ciò significa anche che il loro prezzo è soggetto alle oscillazioni del mercato.
· Obbligazioni societarie: si tratta di titoli tramite i quali gli investitori concedono un prestito a una società ricevendo in cambio un interesse. Attualmente, il rendimento si aggira in media tra lo 0,75% e il 5,4%.
· Azioni: si tratta di partecipazioni societarie acquistabili in Borsa. Nel caso delle azioni, stimare il rendimento è più difficile, in quanto tutto dipende dall’andamento della società in questione e del mercato azionario in generale. In linea di principio, tieni presente che è possibile guadagnare molto ma anche perdere molto. Giusto per farti un esempio, nei primi otto mesi del 2022 – un anno molto complicato per l’economia e la politica internazionale – la Borsa di Milano ha perso quasi il 20%.
Alla luce di questi dati, avrai notato come il rendimento delle operazioni di lending crowdfunding immobiliare tenda a essere nettamente superiore a quello di altri investimenti che prevedono una remunerazione fissa. Considerate le recenti decisioni della Banca Centrale Europea, è probabile che i tassi di interesse nel prossimo futuro aumenteranno, ma molto difficilmente arriveranno ad avvicinarsi al 9%.
D’altro canto, il rischio delle operazioni immobiliari è decisamente più contenuto rispetto a quello connesso alle azioni. Il mercato immobiliare è infatti tendenzialmente più solido e stabile rispetto ai mercati azionari, dove un titolo può arrivare a perdere anche il 10%-15% in una sola giornata di contrattazioni.
Passiamo adesso a un rapido confronto con il rendimento che potrebbe darti un investimento immobiliare tradizionale.
Parlando di affitti, il rendimento lordo annuo degli immobili residenziali si situa indicativamente tra il 5% e il 7,5%. Va da sé che per affittare un immobile occorre prima di tutto acquistarlo. Questo genere di operazioni richiede un’elevata disponibilità finanziaria e non è esente da rischi. Pensiamo ad esempio all’eventualità che l’immobile resti sfitto per diverso tempo, oppure che l’inquilino non paghi regolarmente. Un altro aspetto di cui devi tenere conto sono le spese di manutenzione che, più passano gli anni, più tendono ad aumentare.
Per quanto riguarda invece le operazioni di compravendita, il ritorno sull’investimento si aggira intorno al 20%. Anche in questo caso, occorre innanzitutto reperire i capitali necessari, senza contare le competenze specifiche che occorrono per seguire e portare a termine un progetto di questo tipo.
A confronto, il crowdfunding immobiliare è un po’ meno redditizio, ma molto più semplice, intuitivo e soprattutto accessibile anche ai piccoli finanziatori, che possono contribuire a finanziare operazioni immobiliari in base alle loro effettive possibilità.
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23/11/2022
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