Hai un capitale a disposizione e sei pronto per investire. Forse hai già scelto su cosa investire e sei deciso a proseguire in una direzione ben precisa, oppure hai ancora qualche dubbio e sei assalito da diverse domande a cui vorresti trovare una valida risposta.
Da dove cominciare? Su cosa investire? Qual è il rischio a cui posso espormi?
Nel nostro blog, abbiamo avuto modo di ripetere molte volte come l’investimento sia un’attività che non può essere assolutamente eseguita in modo aleatorio. Per poter investire con consapevolezza ogni investitore deve, infatti, partire da una chiara e precisa definizione delle strategie di investimento.
In particolare, l’aspetto strategico e organizzativo dell’attività di investimento fa riferimento al conetto di asset allocation. Dal momento che si tratta di un argomento fondamentale nella vita dell’investitore, abbiamo deciso di parlartene in questo nuovo articolo di blog.
Il significato di asset allocation e le fasi per costruirla
L’espressione
asset allocation è composta da due termini che significano rispettivamente “
attività” (asset) e “
allocazione” (allocation). L’asset allocation è perciò quell’attività che ti consente di distribuire il tuo capitale di investimento in più attività materiali e immateriali e di
costruire un portafoglio equilibrato.
In poche parole, lo scopo dell’
asset allocation è quello di consentire all’investitore di delineare il
perfetto equilibrio tra rischio e rendimento secondo i propri obiettivi di investimento. L’asset allocation è difatti la fase successiva alla
pianificazione finanziaria.
Eccoti gli step da seguire per una corretta
asset allocation.
1. La scelta delle giuste classi di investimento. Esistono diverse classi di investimento tra cui scegliere per costruire il tuo portafoglio. La scelta deve basarsi sulla valutazione dei rischi e dei vantaggi di ciascuna, ragionando sempre secondo il
principio di diversificazione.
2. La scelta dell’orizzonte temporale. La definizione dell’orizzonte temporale degli investimenti è una fase molto delicata a cui bisogna dedicare la massima attenzione, soprattutto perché si riferisce alla
valutazione dei rendimenti che si vogliono ottenere in futuro. Ad esempio, se scegli investimenti a lungo termine potrai ottenere rendimenti maggiori a fronte di un rischio più elevato.
3. La definizione della propria propensione al rischio. Un ulteriore aspetto a cui devi prestare attenzione consiste nel definire la tua propensione al rischio. Ciò che è importante in questa fase è la valutazione della tua capacità di
sopportare eventuali perdite in futuro, considerando le conseguenze che potrebbero destabilizzare le tue finanze personali. Allo stesso tempo, devi considerare quanto psicologicamente riusciresti a sopportare qualora si verificasse un’eventuale perdita.
Asset allocation: può essere strategica, tattica e dinamica
Il processo di asset allocation può essere di due diverse tipologie: leggi le prossime righe per scoprire in cosa differiscono in merito alla gestione dei tuoi investimenti.
Asset allocation strategica
L’asset allocation strategica viene adoperata con l’obiettivo di replicare fedelmente un preciso benchmark di riferimento, presupponendo allo stesso tempo un funzionamento efficiente del mercato in cui si investe. Scegliendo questa tipologia di allocazione del capitale, si andrà di conseguenza a costruire un portafoglio orientato al medio e lungo termine con movimentazioni meno frequenti.
Asset allocation tattica
Con l’adozione di questo approccio allocativo verranno adottate scelte finanziarie sulla base di un’ottica temporale di breve termine. Nello specifico, l’investitore movimenterà il portafoglio traendo vantaggi dai trend temporanei del mercato di riferimento con lo scopo di ottenere rendimenti extra.
Asset allocation dinamica
L’asset allocation dinamica consiste in una procedura allocativa che risente con estrema sensibilità dell’andamento del mercato. Per tale ragione in caso di brusche e improvvise variazioni di mercato, si procederà alla rapida rimodulazione del portafoglio, evitando di essere vincolati ad uno schema di intervento rigido.
Hai mai pensato di diversificare il tuo portafoglio con l’immobiliare?
Finalmente, grazie al crowdfunding, oggi l’investimento immobiliare non è più esclusivamente appannaggio dell’investitore professionista.
I piccoli risparmiatori possono difatti investire nel crowdfunding immobiliare, potendo scegliere tra l’
equity crowdfunding e il
lending crowdfunding.
L’equity consiste in un investimento effettuato sotto forma di capitale di rischio, il quale ti consente di divenire socio della società che sviluppa l’operazione, vincolando la tua remunerazione alla liquidazione della stessa.
Con il lending crowdfunding, invece, presti il tuo capitale, che ti verrà restituito insieme agli interessi ad operazione conclusa.
L’aspetto vantaggioso consiste nel fatto che il legame con la società che sviluppa l’operazione non sussiste, in quanto tu sei un semplice prestatore.
Come è facilmente intuibile il lending crowdfunding risulta essere la scelta meno rischiosa su cui fare affidamento perché ti consente di rimanere slegato dalla società proponente e ottenere i tuoi guadagni in poco tempo.
D’altronde, l’investimento in immobili con il lending crowdfunding può essere un’ottima soluzione per
diversificare il proprio portafoglio. Difatti, il crowdfunding immobiliare è una tipologia di investimento alternativo che presenta una bassa correlazione con gli investimenti tradizionali ed è meno esposta a rischi di mercato. In questo modo potrai ridurre al minimo il rischio a cui ti esponi.
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