Il crowdfunding immobiliare è un fenomeno relativamente recente che sta suscitando molto interesse da parte di investitori e risparmiatori. Il principale vantaggio consiste nella possibilità di accedere al settore immobiliare – noto per la sua attrattività in termini di rapporto rischio-rendimento – anche con piccoli capitali, contribuendo a finanziare specifiche operazioni a partire da importi modesti.
Pur essendo risaputo che questo particolare mercato è tendenzialmente più stabile rispetto ad altri, il crowdfunding immobiliare non è esente da rischi, come non lo è del resto qualsiasi tipologia di prestito o investimento. Di conseguenza, è normale che i finanziatori in procinto di approcciarsi a questa nuova opportunità si pongano delle domande sui rischi a cui potenzialmente possono andare incontro nel momento in cui decidono di finanziare un’operazione immobiliare attraverso il crowdfunding.
Nel post di oggi passeremo in rassegna i principali rischi legati al crowdfunding immobiliare. Vedremo inoltre quali sono i mezzi che i finanziatori hanno a disposizione per contenerli e ridurli ai minimi termini.
Abbiamo visto che il crowdfunding immobiliare costituisce un’alternativa molto interessante per tutti coloro che intendono mettere a frutto i propri risparmi. E i rischi, invece, quali sono? Chiariamo innanzitutto che questi sono tendenzialmente limitati rispetto a quelli legati ad altre categorie di investimento, questo perché alla base c’è sempre la garanzia di un immobile. Ciò premesso, sono pur sempre presenti ed è importante conoscerli prima di prendere qualsiasi decisione.
Vediamo dunque quali sono i principali rischi legati al finanziamento di operazioni di crowdfunding immobiliare.
Nell’ambito della valutazione dei rischi, la prima cosa da tenere in considerazione è la differenza tra lending ed equity crowdfunding.
Nell’equity crowdfunding, i finanziatori acquistano di fatto delle quote della società proponente, diventandone soci a tutti gli effetti. Ne consegue che parteciperanno agli utili societari ma anche alle eventuali perdite.
Con il lending crowdfunding, i finanziatori non diventano soci, ma prestano semplicemente il loro denaro alla società proponente al fine di contribuire a finanziare l’operazione. Di conseguenza, non partecipano né agli utili né alle eventuali perdite, ma ricevono una remunerazione prestabilita in base all’ammontare del capitale prestato.
I finanziatori che optano per il lending crowdfunding sono quindi meno esposti agli imprevisti che possono influire sul rendimento di un’operazione immobiliare.
In questo caso, il rischio è di per sé limitato, nel senso che i finanziatori riceveranno comunque il rendimento e il capitale gli verrà rimborsato, solo non nei tempi previsti.
Al fine di contenere il più possibile i rischi legati a questa eventualità, il nostro consiglio è di non impegnare il tuo capitale se sai che poi ne avrai bisogno entro una certa data per fare fronte a un impegno finanziario. Un’operazione di crowdfunding immobiliare può accumulare ritardi per tutta una serie di motivi e non è in linea di principio possibile uscire dall’operazione prima che questa giunga al termine.
Non dimenticare poi di informarti sulle condizioni applicate dalla piattaforma in caso di ritardo. Ad esempio, Rendimento Etico prevede il pagamento di una mora e di una penale di risarcimento a favore dei prestatori.
Se non vengono raccolti i fondi necessari a finanziare l’operazione nei termini prestabiliti, è possibile che il promotore decida di rinunciare al progetto.
In questo caso, i finanziatori che hanno aderito alla raccolta si vedono restituito l’intero capitale e il rischio consiste unicamente nella mancata opportunità di investimento.
Questo rischio, seppur limitato, esiste, come del resto esiste per qualunque tipologia di investimento.
In questo senso, valutare la reputazione e la credibilità della piattaforma di crowdfunding è fondamentale. Qual è la procedura di selezione dei progetti? E la percentuale di operazioni concluse nei tempi previsti? Questi sono due degli elementi che certamente contribuiscono a valutare la solidità e la sostenibilità finanziaria delle operazioni proposte.
Un altro modo che consente di tutelarsi dai rischi in modo efficace è quello di attuare il principio della diversificazione. Diversificare significa ripartire il proprio capitale su diversi investimenti. In questo modo, se uno di questi non dovesse andare come previsto, ci sono comunque buone probabilità che l’eventuale perdita venga compensata almeno in parte dal rendimento generato dagli altri.
Nel momento in cui si decide di investire parte dei propri risparmi, tenere conto del principio della diversificazione è importantissimo. Viene generalmente applicato selezionando diverse categorie di investimento, ma può essere attuato anche nel quadro dello stesso crowdfunding immobiliare. In che modo? Selezionando più operazioni che presentano caratteristiche diverse tra loro, ad esempio in termini di ubicazione, tipologia di immobile o tipologia di intervento di ristrutturazione.
Rendimento Etico è la piattaforma di lending crowdfunding prima in Italia per ammontare di fondi raccolti. Da quando è nata nel 2019, ha contribuito al finanziamento di quasi 200 operazioni immobiliari per un totale di 65 milioni di euro. E la cosa più bella è che, facendo tutto questo, abbiamo anche aiutato tante persone che rischiavano di perdere la casa all’asta a risolvere una volta per tutte il problema del debito!
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22/03/2023
23/11/2022
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