Investire nel mattone nel post Covid-19? Lo fanno sempre più persone, secondo alcuni dati e statistiche che ti riportiamo in questo articolo.
Ma prima di scendere nel dettaglio, vogliamo condividere con te una riflessione molto importante. L’
aumento degli investimenti immobiliari nel nostro Paese, in un periodo in cui l’economia stenta a ripartire, ci comunica un messaggio chiaro e inequivocabile:
le persone comprano casa poiché da sempre, e oggi più che mai, la casa è per loro un
rifugio sicuro su cui poter sempre contare.
Ciò che appare evidente è che
la casa risulta essere sinonimo di famiglia, sicurezza e benessere. Sono questi i motivi che spingono molti italiani a riporre nell’investimento immobiliare un grande valore.
Le statistiche ISTAT sullo scenario economico post Covid-19
Lo
scenario economico post Covid-19, delineato dall’ISTAT nel recente rapporto
“Prospettive per l’economia italiana” nel 2020 – 2021, non è dei più rosei.
Nel documento, infatti, viene evidenziata
«una marcata contrazione del Pil nel 2020» con un
– 8,3 % e la prospettiva di
«una ripresa parziale nel 2021» con una stima del
+ 4,6 %. Nel dettaglio, specifica il documento, le cause che hanno determinato una tale situazione sono da rintracciare nelle misure di contenimento attuate dal Governo, che ne hanno
«determinato un impatto profondo».
Fortunatamente non tutti i settori dell’economia hanno subìto gli effetti recessivi del Covid-19 e tra questi vi è il
settore immobiliare che, come vi mostreremo in questo articolo, mostra una
tendenza decisamente opposta.
Infatti, a partire dal 4 maggio, data di apertura della maggior parte delle attività, uno studio della Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) ha dimostrato come la
domanda abitativa e la richiesta di visita degli immobili siano aumentate notevolmente, nonostante la crisi, insieme alle altrettante
numerose proposte d’acquisto.
Ma non finisce qui, perché un ulteriore studio ci consente di approfondire i dettagli di questa domanda.
In aumento gli investimenti nel mattone e la richiesta di immobili spaziosi
Secondo uno studio condotto dall’ Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, su un campione di 20.600 compravendite effettuate dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete nel secondo semestre del 2019, le persone tendono sempre più ad investire nell’immobiliare, settore che oggi appare più dinamico che mai.
Precisamente, oggi, gli investimenti nell’immobiliare si attestano intorno al 17,8 %, rispetto al 2015, anno in cui invece la percentuale è del 16,4 %.
E non è tutto, perché lo studio scende in profondità, analizzando altri importanti fattori di questa crescita.
La ricerca, infatti, si sofferma sulla tipologia di immobili più richiesti dagli acquirenti. Al primo posto troviamo i trilocali con il 37,1 %, al secondo si posizionano le soluzioni dipendenti e indipendenti con il 20,7 %, al terzo troviamo i quadrilocali con il 19 %, mentre al quarto si collocano i bilocali con una percentuale del 16,3 %.
La richiesta risulta dunque essere variegata e una esigenza sembra emergere con chiarezza da parte degli acquirenti interessati ad investire nel mattone: la crescente domanda di ville e immobili spaziosi.
Un dato sorprendente, ma forse prevedibile, se si considerano le nuove esigenze nate a seguito del lungo periodo di quarantena, che ha costretto molte persone a soggiornare in casa per molto tempo e a ripensare l’intero ambiente casa sulla base di più attività da svolgerci all’interno. Basti pensare ai tanti casi di smart working.
Oggi la casa acquisisce per chi la abita, nuovi significati e nuove fruibilità, che l’intero settore immobiliare dovrà saper intercettare con competenza e professionalità.
Chi sono gli acquirenti che investono nel mattone nel post Covid-19
La maggior parte degli italiani, precisamente il 76,1 % acquista casa con l’intento che quest’ultima diventi l’abitazione principale. A seguire, il 17,8 % riguarda gli acquisti per investimento, mentre il 6,1 % si riferisce alle case vacanza.
Inoltre, dallo studio emerge come gli acquisti per investimento abbiano registrato una crescita costante.
Un ulteriore dato interessante riguarda l’età degli acquirenti. L’ età di chi oggigiorno acquista casa è compresa tra 18 e 44 anni per ben il 54,3 % dei casi. Scende invece la percentuale degli acquirenti con un’età compresa tra i 45 e i 54, che rappresentano il 22,6 %.
I numeri raccolti dallo studio differenziano anche le coppie dai single. Per le prime i casi si riferiscono al 71,2%, mentre i secondi rappresentano il 28,8 %.
A fronte di questi dati più che positivi, sembra evidente come il settore immobiliare potrà ricoprire un ruolo strategico nell’accelerare la ripresa dell’economia reale nel post Covid-19.
Anche la nostra piattaforma Rendimento Etico è attiva nel settore del crowdfunding immobiliare grazie ai tanti prestatori che ci aiutano nel sostenere i nostri progetti immobiliari ed ottenendo in cambio guadagni interessanti.
Rendimento Etico aiuta le persone che rischiano di perdere la propria casa all’asta. Quello che facciamo è acquistare la casa prima che venga svenduta, entrando in trattativa con i creditori, e azzerare definitivamente il debito delle persone in difficoltà. Ogni giorno ci impegniamo nel dar vita ad un business etico e profittevole che generi guadagni per tutti i soggetti coinvolti: creditori, prestatori e debitori.
Vuoi saperne di più sulla nostra piattaforma di crowdfunding? Scopri come funziona e iscriviti per diventare parte della community e finanziare le nostre operazioni immobiliari. Puoi cominciare anche con un prestito di soli 500 euro!