Di certo ne avrai sentito parlare e ti starai chiededndo che cosa potrebbe succede nei prossimi mesi: il caro-energia e il caro-carburante sono diventati tra gli argomenti più bollenti. Infatti, gli aumenti che negli ultimi mesi si sono abbattuti su consumatori e imprese rischiano di deprimere i consumi e di mettere in difficoltà le imprese dopo due anni difficili.
La benzina, a fronte di un costo del petrolio al barile alto ma non record, al distributore è arrivata a sfondare il tetto dei 2,50 euro al litro e lo stesso Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica ha gridato al rischio speculazione.
Allo stesso modo, gas e luce sono aumentati considerevolmente.
Tanto che nel mese di febbraio 2022 l’Istat ha dichiarato che l’indice dei prezzi al consumo (al lordo dei tabacchi) ha subito un aumento dello 0,9% su base mensile e una crescita del 5,7% su base annua. La causa è da ricercare appunto nel rincaro dei prezzi dell’energia, +45,9% nel mese di febbraio, in particolare a quelli della componente regolamentata, a +94,6%. L’inflazione di fondo al netto dei soli energetici è salita da +1,8% a +2,1%.
Ricordiamo che il dato relativo all’inflazione 2019 è stato +0,6%, mentre nel 2020 si è registrata addirittura una deflazione, - 0,2%. L’inflazione ha cominciato a salire nel 2021 registrando un +1,9%.
A fronte di un tale scenario, investire bene i propri risparmi è diventato ancora più importante. Vediamo perché.
Partiamo dal presupposto che risparmiare e investire non sono la stessa cosa. Il risparmio è la quota del reddito che non viene destinata al consumo immediato, mentre l’investimento è quell’insieme di azioni volte a conservare o ad accrescere il capitale. Il risparmio serve per far fronte a imprevisti, come un infortunio, o ad eventi certi, come il pensionamento, che possono comportare una riduzione del reddito; oppure ancora può essere orientato a un acquisto, ad esempio un’auto nuova.
La prima considerazione da fare è che con l’inflazione ai livelli odierni, lasciare i risparmi su un conto deposito, come succede per la gran parte dei risparmi degli italiani, porta a una svalutazione che sta diventando importante.
Per dirla in parole semplici: se oggi con 10 euro compri circa 9 caffè al costo di 1,10, se il caffè il prossimo anno dovesse costare 1,20, con i 10 euro risparmiati potresti acquistare solo 8 caffè. In pratica perdi potere d’acquisto e i tuoi risparmi si auto-erodono.
Se invece li investi in strumenti con un interesse che copre almeno l’inflazione, allora i tuoi risparmi non perdono potere di acquisto.
In momenti di incertezza economica, investire nei beni rifugio come l’oro o, in Italia, gli immobili, è una strategia consolidata. E oggi ci sono modi nuovi per farlo.
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Il crowdfunding immobiliare è una realtà che va consolidandosi anche sul mercato italiano e abbassa notevolmente le barriere di accesso all’investimento sul mattone.
In questo tipo di investimento sul mattone, a differenza di un investimento tradizionale, non è necessario avere grossi capitali da investire, né si diventa “proprietari” di un immobile con tutti i costi, le competenze e il tempo che questo comporterebbe.
Quello che fanno i prestatori di Rendimento Etico è:
1) Iscriversi alla piattaforma
2) Leggere i documenti relativi alle operazioni immobiliari proposte (che specificano nome dell’impresa richiedente, relazione tecnica dell’operazione, relazioni legale, tasso che verrà restituito a scadenza, data restituzione del prestito eccetera) e scegliere consapevolmente a quale opportunità partecipare. La documentazione è esaustiva ma non riservata agli addetti ai lavori: chiunque può comprenderla.
3) Prestare la somma desiderata tramite bonifico o carta di credito. Le transazioni vengono gestite dall’istituto europeo di pagamento Lemonway.
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