La variante Omicron sta scombussolando il mondo intero, compresi gli operatori e le borse. Classificata come “variante preoccupante” dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è stata individuata recentemente in Sudafrica e si sta rapidamente diffondendo anche nel resto del mondo, in particolare in Europa, alle prese con la stagione invernale.
Nonostante gli allarmi dei media non è auspicabile farsi prendere dal panico. La verità è che si sa ancora troppo poco per reagire in maniera eccessiva.
A questo scopo, gli esperti di Goldman Sachs, tra le più importanti banche d'affari del mondo, hanno delineato alcuni scenari economico – finanziari che guardano all’andamento della pandemia in maniera più “chirurgica” rispetto all'allarmismo mediatico.
Ecco che cosa potrebbe avvenire nei prossimi mesi secondo gli esperti.
Tutto è possibile, ma ma bisogna sottolineare che, anche nel peggior caso possibile, le istituzioni sarebbero già pronte a intervenire, reduci da due anni di pandemia.
La variante Omicron potrebbe essere un falso allarme per l’economia: se si diffondesse in maniera più contenuta rispetto alla variante Delta che abbiamo conosciuto nel 2021, restano valide le previsioni stilate sinora dagli economisti.
Qualora Omicron si diffondesse capillarmente senza tuttavia conseguenze gravi a livello sanitario, questo per i mercati rappresenterebbe la prova che le misure intraprese dai governi hanno portato ad avere la situazione sotto controllo, compreso l’andamento dell’inflazione. Insomma, questo scenario sarebbe positivo.
Qualora la nuova variante si diffondesse in maniera incontrollata come è successo con Delta, si avrebbe un impatto negativo sulla crescita economica globale, con andamento incerto dell’inflazione.
Il peggiore scenario possibile si verificherebbe nel caso in cui non solo la variante Omicron si diffondesse rapidamente, ma comportasse ancora più carico sui sistemi sanitari rispetto alla variante Delta. A quel punto l’impatto sulle economie sarebbe certamente pesante e l’andamento dell’inflazione “ambiguo”.
In una fase di incertezza, resta cruciale la diversificazione dei propri investimenti.
Per quanto riguarda l’immobiliare, bisogna considerare che il settore è riuscito a reggere due anni di crisi, se non, in alcuni casi, a trainare la crescita della ricchezza: lo dice il Global Wealth Report 2021 elaborato da Credit Swisse. Il prezzo del mattone è salito e il 2020 è stato un anno migliore della media in termini di plusvalenze per il settore immobiliare.
La diversificazione è una strada certamente da perseguire oggi e investire parte dei risparmi sull’immobiliare è una strategia sicuramente interessante.
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