Il crowdinvesting continua a crescere a doppia cifra, e il real estate registra un boom nel boom: è il Politecnico di Milano ad attestarlo, con il 6° report italiano sul crowdinvesting.
All’interno del real estate, che traina l’intero settore, Rendimento Etico fala parte del leone per finanziamenti erogati a imprese immobiliari.
“Il settore è in grande fermento e ci sono delle grandi professionalità al suo interno”, conferma Andrea Maurizio Gilardoni, fondatore di Rendimento Etico. “Il settore immobiliare è quello che permette all’Italia di ripartire, e lo vediamo dai piani di sviluppo importanti che l’Europa e gli Stati membri, in particolare l’Italia, stanno portando avanti. C’è la volontà di far funzionare il settore immobiliare”.
Il crowdinvesting è un sottoinsieme del crowdfunding: a fronte di un versamento di capitale viene prospettata una remunerazione. La piattaforma di crowdinvesting, che si colloca tra risparmiatore e impresa, diventa un fattore abilitante che permette di finalizzare l’investimento.
Nel crowdinvesting italiano, il real estate costituisce un forte traino, con 89 milioni di euro erogati. In generale, il real estate crowdinvesting in Europa cresce più che nel resto del mondo.
Il real estate crowdfunding permette a un grande numero di investitori di partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare, in cambio della corresponsione di una remunerazione. Il funzionamento di questo strumento apre le porte a piccoli risparmiatori che tradizionalmente sarebbero stati esclusi dagli investimenti sul mattone per due motivi principali. Per prima cosa, sul mercato tradizionale sono necessari capitali importanti in partenza, cosa che rende impossibile la diversificazione se non la partecipazione tout court di un piccolo investitore; due, la gestione e la manutenzione di un immobile richiedono tempo e risorse. Il crowdfunding permette la partecipazione con piccole somme e quindi la diversificazione, sul territorio nazionale e non, e non richiede che l’investitore sia impegnato nella gestione dell’immobile. Il tutto in maniera completamente disintermediata: il risparmiatore ha la visione dei dettagli delle operazioni immobiliari che va a finanziare.
Occorre operare un distinguo: in Italia vi sono piattaforme di equity, tramite le quali l’investimento avviene attraverso sottoscrizione di titoli societari; piattaforme di lending, dove l’investimento avviene prestando denaro ai promotori del progetto immobiliare, che poi lo rimborseranno riconoscendo una remunerazione; e infine piattaforme ibride, che prevedono entrambi i modelli.
In Europa ben 17 piattaforme su 20 principali seguono il modello lending.
Nel 2020, in Italia, i portali di equity crowdfunding immobiliare hanno raccolto 34,3 milioni di euro, crescendo del 76%; mentre i portali di lending hanno raccolto 51 milioni, con una crescita del 75%.
“Rendimento Etico si colloca in un mercato particolare, quello dei crediti e degli NPL, e quindi di chi sta perdendo la casa all’asta”, continua Gilardoni. “In questo periodo particolare le famiglie in procinto di perdere la casa aumenteranno, ma si può creare un circolo virtuoso di opportunità: gli operatori del settore lanciano nuove imprese, reperendo finanziamenti presso i risparmiatori; contemporaneamente si impegnano a operare in maniera etica azzerando il debito delle famiglie coinvolte”
Il report dell’osservatorio cita poi alcune operazioni immobiliari particolarmente virtuose finanziate da piattaforme di crowdfunding. Tra queste spicca l’operazione dell’azienda Brunelleschi srl, finanziata da Rendimento Etico.
L’operazione è stata finanziata in 4 diverse fasi, con una raccolta complessiva di € 2,1 milioni. La raccolta era destinata a rilevare una palazzina di 6 piani e 31 unità abitative a Bresso (MI), finalizzata alla ristrutturazione per realizzare unità abitative di qualità superiore da proporre a prezzi altamente concorrenziali e alimentando al contempo il fondo di beneficenza previsto dalla piattaforma. Secondo Ruben Terra e Fabio Locatelli “i progetti che seguiamo aiutano le persone ad azzerare i propri debiti; non avendo sempre la possibilità di utilizzare le nostre finanze, il crowdfunding ci aiuta a sviluppare il business, assicurando in tempi brevi le risorse necessarie”. L’operazione si è conclusa con 2.403.049,71 € restituiti ai prestatori di Rendimento Etico.
Rendimento Etico è la piattaforma di crowdfunding immobiliare ideata da Andrea Maurizio Gilardoni, con l’obiettivo di supportare finanziariamente la ristrutturazione di debiti ipotecari contratti da persone e imprese che hanno difficoltà a onorare gli impegni presi e quindi rischiano il pignoramento.
La dimensione etica del progetto consiste nel supporto verso chi sta vivendo una situazione di difficoltà. Con l’intervento di Case Italia, viene condotta una trattativa con i creditori prima che l’immobile venga messo all’asta, al termine della quale viene acquistato l’immobile e viene preso in carico anche l’eventuale debito residuo, senza però rivalsa né pignoramento su stipendi o pensioni. L’obiettivo è quello di azzerare il debito attraverso la vendita della casa, consentendo così alle persone che hanno vissuto un periodo di difficoltà di ricominciare da capo. In alcuni progetti Case Italia interviene nell’asta giudiziaria acquistando progetti immobiliari ancora non completati, per poi completare l’operazione riconoscendo un bonus per eventuali imprese edili danneggiate dal fallimento del costruttore. Si capisce che il modello descritto è del tutto particolare, perché non si tratta dello sviluppo di una nuova operazione immobiliare, quanto piuttosto della ristrutturazione di situazioni distressed. Al 30/6/2021 Rendimento Etico aveva raccolto € 30.484.850 da 77 progetti ed è stata la piattaforma lending nel real estate che ha erogato più credito negli ultimi 12 mesi (€ 19,1 milioni in 35 progetti).
L’industria del crowdinvesting in Italia è arrivata ad una nuova tappa importante: l’entrata in vigore del Regolamento ECSP (European Crowdfunding Service Platform). Anche se i temi generali della riforma sono delineati, molti dettagli sono ancora in da scrivere e ci si augura che aumenti non solo la concorrenza ma anche la trasparenza e l’efficienza.
“Il nuovo regolamento europeo per il crowdfunding è un’ opportunità: linee guida specifiche potranno solo far del bene a un settore in grande ascesa. Potremo lavorare con ancora più serenità e trasmetterla anche ai nostri investitori, che, come abbiamo visto, credono molto nelle proposte del comparto immobiliare. Gli investitori vanno tutelati, anche se la trasparenza non deve diventare un ostacolo, una complicazione”, conclude Gilardoni.
AI NUOVI PROGETTI IMMOBILIARI