Quante volte hai sentito dire:
“Non conviene investire in immobili”
“Il mercato del mattone è in crisi”
In questo articolo analizziamo i dati e le opportunità del mercato immobiliare in Italia, ma prima crediamo sia necessaria una premessa: chi dice cheil mattone è in crisi, probabilmente non fa affari nel mercato immobiliare. È possibile che sia un professionista in altri settori, o semplicemente una persona che esprime una sua opinione. Quando senti queste affermazioni perentorie ti consigliamo di chiedere al tuo interlocutore di contestualizzarle, per capire quale esperienza professionale ha alle spalle e su quali dati basa la sua analisi.
Ma cerchiamodi capire se conviene investire in immobili oggi.
Dalla seconda metà degli anni ’90 fino alla crisi dei mutui sub-prime, il mercato immobiliare in Italia è stato in forte espansione. I volumi delle compravendite hanno registrato un picco nel 2006 con 845 mila transazioni. Nel 2007 il trend si è invertito: la crisi immobiliare negli States ha infatti toccato anche le banche europee, che sono diventate più prudenti nel concedere mutui, escludendo diverse categorie dal credito. Negli anni successivi s’è verificata una crisi economica, con fiducia in calo e disoccupazione in crescita. Ci sono voluti diversi anni prima che il mercato ricominciasse a espandersi.
Nel 2013 i primi segnali di ripresa economica si sono finalmente manifestati, insieme con l’immissione di liquidità da parte della BCE. La domanda di credito da parte delle famiglie ha ricominciato progressivamente a crescere, complici i prezzi convenienti delle case e i bassi tassi di interesse dei prestiti. La crescita non s'è arrestata neanche nel 2020. Nonostante mesi di lockdown, i finanziamenti erogati per l’acquisto della prima casa hanno continuanoto a crescere, superando i 50 miliardi di euro (+ 5% rispetto al 2019), laddove i prezzi si vanno stabilizzando. Quello che sta cominciando a mutare sono le caratteristiche ricercate: si cercano abitazioni con spazio esterno e più ampia metratura.
Insomma: i dati di mercato ci dicono che il mattone non è in crisi e anzi, ha retto positivamente il colpo del 2020. E ci sono dei cambiamenti in atto che possono portare con sé grosse opportunità per chi è pronto a coglierle.
Aggiungiamo che, secondo l’Istat, in Italia l’80% della popolazione vive in una casa di proprietà: una percentuale ben superiore agli altri paesi europei. Che cosa significa questo? Che gli italiani comprano (e vendono) casa, invece di scegliere l'affitto.
Facciamo un rapido confronto tra investire sul mattone e investire in altri strumenti.
Investire in azioni significa acquistare quote di una società. Il loro valore tende a essere estremamente variabile: questo significa che puoi guadagnare molto o anche perdere molto. Molto dipende dalla bontà della tua strategia di investimento. Anche le criptovalute come il Bitcoin hanno un’altissima volatilità.
Insomma: investire in azioni e criptovalute può dare grandi soddisfazioni ma necessita di una competenza specifica e una certa propensione al rischio. Non è raro che gli investitori più esperti sbaglino.
Le obbligazioni sono invece una sorta di prestito che si concede a una società o allo Stato. In pratica ogni anno si incassa un interesse prestabilito, e a fine investimento si riceve indietro il capitale prestato (se la società non fallisce nel frattempo). Più la società è sana, più l’interesse è basso: al momento gli interessi sulle obbligazioni sono ai minimi storici.
Rispetto a queste forme di investimento, investire in immobili attraverso il crowdfunding immobiliare conviene, perché unisce un rischio più contenuto di altri strumenti a un tasso di interesse più interessante di quello delle obbligazioni. Vediamo come.
Oggi è possibile fare investimenti in immobili anche con piccole cifre e senza costi di intermediazione. Un modo è partecipare a un’operazione di lending crowdfunding, ovvero prestare del capitale a una raccolta fondi.
Forse se pensi al crowdfunding ti viene in mente il mondo delle onlus, a cui si dona denaro anche tramite la raccolta fondi, o i progetti delle startup, che si possono finanziare con un rischio più o meno elevato.
In realtà il crowdfunding ha anche altre forme, come quella del prestito: è il caso del lending crowdfunding, che consiste cioè nella raccolta di fondi per un progetto (in questo caso immobiliare), in cambio della restituzione del capitale con un interesse, in un periodo di tempo predefinito. In pratica, i risparmiatori, si sostituiscono alle banche e prestano alle imprese, con gli istituti di credito a fare da garanti sulla correttezza delle transazioni.
Questo nuovo modo di investire in immobili consente di partecipare ad operazioni immobiliari anche importanti, con un contributo che può essere anche esiguo, ad esempio cinquecento euro.
Perché conviene investire anche in piccoli tagli? Rispetto al mercato del mattone tradizionale, la possibilità di investire cinquecento, mille, duemila euro in diverse operazioni, riduce il rischio d’investimento. Ben diverso è infatti investire tutti i propri risparmi con l’obiettivo di acquistare un appartamento da mettere a rendita, rispetto alla partecipazione a molti diversi affari immobiliari. Il secondo vantaggio è il piccolo risparmiatore che non approccerebbe mai il mercato tradizionale del mattone, grazie al crowdfunding può partecipare attivamente! Anche a chi ha magari solo mille o diecimila euro da parte conviene investire in immobili!
Rendimento Etico è una piattaforma di lending crowdfunding immobiliare con una particolarità che la rende assolutamente unica in Italia: la vocazione etica.
Ma vediamo meglio come funziona.
Abbiamo detto che il lending crowdfunding è un tipo di raccolta fondi che, dopo un lasso di tempo predefinito, genera un interesse per chi aderisce: insomma, è un vero e proprio prestito.
A differenza del sistema creditizio tradizionale, in cui le banche concedono finanziamenti alle imprese utilizzando anche il denaro dei risparmiatori, questo sistema è disintermediato, ovvero mette in contatto diretto le imprese immobiliari e risparmiatori. Gli imprenditori sottopongono le operazioni al team di Rendimento Etico, composto da avvocati, fiscalisti e immobiliaristi, e, una volta appurata la sostenibilità, la profittabilità e l’etica del deal, questo viene messo online per la raccolta fondi.
Semplice no?
Se vuoi investire i tuoi risparmi nel mercato immobiliare iscriviti a Rendimento Etico.
Se vuoi imparare ad acquistare immobili a sconto e a rivenderli generando profitto, anche partendo da zero e senza risparmi, iscriviti al corso professionale Guadagnare con le case.
AI NUOVI PROGETTI IMMOBILIARI