Tutti vorrebbero imparare a condurre i propri investimenti con successo, vorrebbero conoscere i comportamenti più idonei per non fallire, ma la verità è che non esiste una ricetta magica.
Tuttavia, esistono dei comportamenti virtuosi, che uniti al buon senso e alla ragionevolezza possono tenerti lontano dalla strade che portano al fallimento. Ciò che in primis ti serve sapere è che la differenza sta nelle scelte che decidi di sostenere.
Parliamo quindi di processo decisionale. Quando una qualsiasi persona si trova di fronte ad una scelta, che coinvolge due o più opzioni tra cui decidere, molto spesso accade che ci si “appigli” irrazionalmente ad un elemento che svolgerà un ruolo cruciale nel determinare in modo decisivo quella scelta.
Questo accade nella vita di tutti i giorni e accade anche per le scelte di investimento, come ti spiegheremo in questo articolo, parlandoti del famoso effetto framing nella finanza comportamentale.
Il termine framing, per l’appunto, indica i diversi tipi di influenza psicologica che il medesimo contenuto informativo, laddove “incorniciato” in modi differenti, può esercitare sui processi decisionali di una persona.
Effetto framing di Tversky e Kahneman: l’esperimento condotto nel 1980
L’
effetto framing si verifica quando uno stesso problema, formulato in due modi differenti, porta gli individui ad operare scelte differenti.
Per dimostrare empiricamente questa teoria, conosciuta come
“Teoria del prospetto”, gli psicologi Kahneman e Tversky hanno condotto un esperimento noto a tutti come
“Il problema della malattia asiatica” in cui veniva osservato il
comportamento di decision making in condizioni di incertezza.
Per verificare in che modo le persone prendono decisioni di fronte ad opzioni dallo stesso contenuto, ma formulate in modo diverso, gli psicologi hanno presentato ai partecipanti
diverse versioni delle soluzioni sottoposte. Il problema oggetto dell’esperimento riguardava una grave malattia proveniente dall’Asia per la quale erano a rischio di vita 600 persone.
I partecipanti sono stati suddivisi in
2 diversi gruppi a cui sono state presentate le stesse soluzioni in
2 formulazioni espressive diverse.
Al
primo gruppo venivano presentate le seguenti opzioni in un’
accezione positiva:
•
Soluzione A: 200 persone si salvano.
•
Soluzione B: 1/3 di probabilità di salvare tutti, 2/3 di probabilità di non salvare nessuno.
Al
secondo gruppo, invece, venivano proposte delle soluzioni in un’
accezione negativa:
•
Soluzione C: 400 persone muoiono.
•
Soluzione D: 1/3 di probabilità che nessuno morirà e per 2/3 di probabilità 600 persone moriranno.
I risultati sono davvero sorprendenti, in quanto il
72% dei partecipanti del primo gruppo ha scelto il piano A, mentre il
78 % dei partecipanti del secondo gruppo ha rivolto la preferenza per la soluzione D, ovvero quella contraria.
Considerando che
le soluzioni A e C si equivalgono dal punto di vista contenutistico,
così come avviene per le soluzioni B e D, i risultati della ricerca hanno dimostrato come ci sia stata una evidente incongruenza nelle scelte effettuate che è legata proprio al modo in cui sono state presentate le soluzioni.
Entrando nello specifico, i partecipanti del primo gruppo, che si trovavano di fronte ad una soluzione positiva, si sono dimostrati più avversi al rischio,
scegliendo una condizione certa, ovvero quella di salvare 200 persone.
Mentre, al contrario, i partecipanti del secondo gruppo si sono dimostrati più propensi al rischio poiché secondo gli studi dei due psicologi
le persone temono maggiormente le condizioni di perdita, rappresentata in questo caso dalla soluzione C, rispetto ad un probabile guadagno.
Perché l’effetto framing condiziona negativamente le scelte di investimento
Quando si è di fronte ad una scelta di investimento, il risparmiatore tende comunemente a soppesare rischi e vantaggi. L’effetto framing porta i risparmiatori ad essere eccessivamente avversi al rischio sulla base di considerazioni distorte sulle proprie scelte di investimento.
Di conseguenza l’investitore tenderà a concentrarsi sui rischi che si corrono a breve termine piuttosto che considerare l’andamento dell’investimento nel suo complesso, considerando un orizzonte temporale di lungo termine.
Ciò accade perché gli individui, come dimostrato dall’esperimento di cui ti abbiamo parlato poco fa, danno maggiore peso alla perdita, piuttosto che al guadagno.
Detto in altri termini, l’appagamento che deriva dal guadagnare 500 euro conta emotivamente di meno della delusione che si prova in caso questi andassero persi.
A fronte di quanto detto, i consigli che potrebbero tornarti utili nel settore degli investimenti sono due.
Il primo riguarda la diversificazione degli investimenti, ovvero la prima regola per ridurre al massimo il rischio perdita. Questo significa costruire un portafoglio quanto più variegato possibile, in modo tale da non concentrare il rischio perdita su un’unica soluzione e poter contare su altre possibilità di guadagno per compensare eventuali perdite.
Il secondo consiglio è quello di prestare maggiore attenzione alle informazioni che ti vengono fornite in merito ad un qualsiasi strumento finanziario. Ovvero, di utilizzare un occhio maggiormente analitico nel valutare i diversi elementi che compongono Key Investor Information Document.
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