Da ormai diversi anni la crescita economica appare incerta e frenata; negli ultimi tempi anche business apparentemente solidi sono crollati: sta diventando sempre più evidente che una sola fonte di entrate, che sia uno stipendio o un profitto imprenditoriale, espone il singolo a un rischio finanziario.
Ecco perché per evitare spiacevoli imprevisti ed assicurarsi il controllo su un minimo di serenità finanziaria, è sempre bene diversificare le proprie entrate, proprio come in finanza si diversificano gli investimenti: non si può infatti più contare sul mercato in costante crescita che hanno conosciuto le generazioni precedenti.
Questo non significa che non vi siano opportunità, anzi! Una tra le opportunità più interessanti di questa nuova era del mercato, è la possibilità per chiunque di crearsi entrate alternative e automatiche, ovvero che non dipendono strettamente dal tempo che vi si dedica.
Vediamo come.
Una rendita passiva o automatica è un’entrata che non si basa sul proprio lavoro continuativo. Una volta dedicato tempo e competenze per creare l’entrata, non è richiesto un forte impegno attivo per mantenerla. Non si tratta di un concetto nuovo: pensiamo per esempio ai musicisti che vivono di diritti d’autore, o ai proprietari immobiliari che generano rendite da locazione. Quello che è nuovo è il modo di farlo e l'evidenza che tutti, con una connessione internet, possano accedere a nuovi strumenti e a nuove competenze.
Ecco dunque che creare delle rendite automatiche diventa un modo per 1) mettere al riparo i propri soldi dall’inflazione; 2) crearsi un vero e proprio capitale, anche partendo da zero.
Ecco alcuni esempi di rendite automatiche:
È possibile investire piccoli e grandi capitali in strumenti finanziari, ad esempio azioni, obbligazioni, fondi comuni. La rendita sta nell’apprezzamento dell’investimento nel tempo o in eventuali cedole. Oggi ci sono molti strumenti che permettono a grandi e piccoli investitori di entrare, senza barriere all’ingresso e in maniera completamente disintermediata: gli investitori diventando quindi i propri consulenti finanziari con i vantaggi e i rischi che questo comporta.
L’investimento sul mattone è una tra le rendite automatiche più “classiche” a cui l’italiano si affida. Si acquista un immobile, lo si concede in locazione e si ottiene una rendita fissa. Anche questa tipologia di investimento presenta dei rischi: in particolare tasse, spese e burocrazia rendono spesso incerto il guadagno del proprietario.
Anche per quanto riguarda il settore immobiliare, oggi è possibile accedere a nuovi strumenti che permettono di generare entrate importanti.
Un esempio: anche il privato oggi può acquistare singoli crediti deteriorati (ovvero il diritto di esigere un credito garantito da un immobile in asta): una volta questi crediti erano cedibili solo in pacchetti milionar e dunque a grossi investitori. La soglia d’ingresso s’è quindi notevolmente abbassata. Il piccolo investitore può anche imparare a trovare opportunità immobiliari profittevoli e richiedere un prestito a una piattaforma di lending crowdfunding.
Se si costruisce un’azienda con l’obiettivo di renderla automatica e puntando a delegare buona parte del lavoro, dopo qualche anno di impegno si può privilegiare il tempo libero, incassando comunque i profitti del proprio business. Nel mercato di oggi, la variabile è la capacità di creare un prodotto o un servizio di valore, più che il tempo trascorso dietro alla scrivania.
Esistono diversi modi per creare un’entrata automatica online, sfruttando le proprie competenze. Ad esempio creando corsi o scrivendo manuali su argomenti molto richiesti, una volta impiegato il tempo necessario alla creazione del contenuto, questo andrà per il mondo in maniera autonoma e il creatore continuerà a incassarne i proventi.
Una volta analizzate le opportunità disponibili, bisognerà studiare attentamente il mercato di riferimento. Se per esempio si decide di puntare sugli investimenti finanziari, si dovranno studiare gli strumenti disponibili sul mercato e, in mancanza di capitali da investire, attuare un piano di risparmio.
Inoltre va evitata a tutti i costi la cosiddetta paralisi da analisi: andando troppo in profondità con lo studio, si rischia di avere la percezione di non sapere mai abbastanza, e si finisce per non partire mai. Un approccio test and learn, che prevede cioè un circolo virtuoso e continuo di analisi – azione, permette di imparare non solo dallo studio ma da azioni concrete.
L’obiettivo è quello di arrivare a una situazione in cui le proprie azioni (che siano investimenti o creazione di corsi o altri contenuti) si auto-sostengono, generando entrate che non dipendono più dal tempo investito.
Quando parliamo di investimenti finanziari, risulta particolarmente premiante lo sfruttamento del meccanismo degli interessi composti.
Ecco che cosa ne pensa Warren Buffett, uno tra i più noti investitori al mondo:
La mia ricchezza deriva da una combinazione di fattori: vivere in America, possedere qualche gene fortunato e sfruttare l’interesse composto.
L’interesse composto è l’interesse capitalizzato in seguito al suo reinvestimento.
In pratica funziona così: se investi 1000 euro in uno strumento che ti dà il 10% di interesse annuo, dopo il primo anno avrai un capitale di 1100 euro.
Se reinvesti il solo capitale, il secondo anno questo sarà di 1200 euro, il terzo di 1300 euro, e così via.
Se invece reinvesti costantemente il capitale e gli interessi generati, gli interessi genereranno a loro volta interessi, con una crescita esponenziale. In questo modo la variabile più interessante diventa il tempo e non il capitale investito.
Uno strumento che non dovrebbe mancare nel portafoglio finanziario è il lending crowdfunding immobiliare. Rendimento Etico è la piattaforma leader del mercato italiano e propone al prestatore la possibilità di partecipare con un capitale che parte da 500 euro a un’operazione immobiliare che viene esaustivamente descritta nei documenti tecnici, legali e imprenditoriali a disposizione dell’iscritto. Le opportunità proposte alla community sono state prima attentamente valutate da un comitato composto da immobiliaristi, fiscalisti e avvocati, e devono rispettare requisiti etici.
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